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Dormiva in roulotte: muore uno sfollato a causa del terremoto

Dormiva in roulotte: muore uno sfollato a causa del terremoto

Autore: Anna Lisa Minutillo - Redazione Cronaca
Data: 30/01/2017 09:09:50

Diverse la cause che possono aver contribuito alla morte di un uomo di 52 anni a Montereale : il  terremoto, la paura, lo stress, il freddo. Bruno Anzuini era un dipendente del Comune e dal 18 gennaio aveva deciso di dormire con la sua famiglia in una roulotte parcheggiata in uno spiazzo davanti alla sua abitazione a Ville di Fano, frazione di Montereale, il paese epicentro del terremoto. Ieri notte la temperatura si è notevolmente abbassata fino ad arrivare a -17 gradi.

All’interno di quella roulotte che non era sufficientemente riscaldata, sia Bruno che il resto della sua famiglia non riuscivano a dormire. Verso l’una di notte l’uomo ha iniziato ad avvertire un malore. La moglie ha chiamato subito la guardia medica, che ha allertato l’ospedale di L’Aquila.

Un’ ambulanza è partita per prelevarlo e trasportarlo al pronto soccorso. Medico e infermiere lo hanno trovato in condizioni critiche e nell’ambulanza hanno fatto molti tentativi per rianimarlo ma non ce stato nulla da fare.

L’uomo è giunto morto all'Ospedale San Salvatore a causa di un infarto. Bruno Anzuini era conosciuto da tutti in paese, era un operatore ecologico e contribuiva a tenere pulito il paese e le frazioni del circondario.

Così sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi : “La morte di Bruno è una tragedia che mi provoca una grande rabbia, perché è una vittima del terremoto. Sì, era malato, ma lo stress di questi giorni, il fatto di dormire nella roulotte, il freddo polare , non posso evitare di pensare che sia stato questo ad ucciderlo”. A Montereale la situazione del dopo terremoto è molto pesante. Il paese è stato completamente abbandonato. Nessuno, per paura di nuove scosse, date per molto probabili dai sismologi, dorme più in ciò che resta delle abitazioni. Nessun negozio è aperto. Alle cinque del pomeriggio le strade del paese sono deserte come se si fosse già a notte inoltrata . Non è accettabile che passata l’emergenza dei primi giorni i paesi vengano lasciati morire e le persone dimenticate.

 


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